30/04/2022 – MAMÈ

Teatro Grandinetti – Ore 21.00

Compagnia BA17 in coproduzione con I VACANTUSI

drammaturgia e regia Angelica Artemisia Pedatella con Massimo RotundoSabrina PuglieseAngelica Artemisia Pedatella cantante Celeste Liritano danzatori Giada GuzzoRaphael Burgo musica dal vivo Emanuele Grispino

 

Mamè è la roccia intorno a cui sono le sirene. Attirano i marinai che raccontano loro le storie prima di naufragare e morire così sotto gli occhi di Mamè e delle tre sirene. Storie antichissime di un mediterraneo dominato da greci, egizi, etruschi e poi da pirati e altre civiltà perdute aumentano il pathos dei ricordi delle sirene che continuano ad invocare Mamè… Giunge di fronte alla roccia una sera un marinaio incantatore, che ha deciso di catturare le sirene, facendosi raccontare con l’inganno le storie degli altri. Così riesce a dividerle per attirarle a sé e Mamè tenta di difenderle fino alla fine, mostrandosi a volte amorevole, altre volte minacciosa. Infatti, quando le sirene pronunciano il suo nome come una parola magica, ogni volta essa aumenta il proprio potere di incantamento e divora vite e storie. Più le sirene la chiamano, più essa è viva e per questo tenta di allontanare l’uomo, impaurendolo con la prospettiva di un destino terribile, come quello toccato a coloro che sono arrivati per forza da lei. Il marinaio incantatore riesce, però, a resistere e le sirene, prese dalla malinconia, continuano a raccontare tutte le storie che hanno ascoltato. Infine il marinaio riesce a catturarle nella sua rete e le lascia lì in agonia. Mamè, allora, nel tentativo estremo di salvarle, è costretta rivelare la sua vera identità, spiegando chi è veramente… Non vuole perdere le sue figlie, quelle che le danno la forza di vivere, anche se è una forza negativa. Il marinaio adesso può cacciare fuori Mamè dal suo buco di male, dal suo luogo oscuro, per riguadagnarsi il diritto di vivere in quella terra. Nel posto oscuro, infatti, si nasconde il segreto di Mamè. La Calabria è la terra dei genitori del marinaio che è nato tra le onde del mare e, senza una vera Patria, sente di appartenere alla terra dei suoi genitori, da cui non vuole più essere respinto. Mamè deve infine accoglierlo e tornare ad essere madre, assecondando il desiderio del marinaio di tornare di diritto a vivere in Calabria.

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