Il ratto delle sabine

“Il ratto delle Sabine” è una farsa, scritta da Franz e Paul Von Schonthan, il cui testo originale è quasi impossibile da recuperare. In compenso, i rifacimenti, le riletture, le versioni ispirate all’originale, i tradimenti, le rivisitazioni e gli stravolgimenti, non si contano più.

Grandi attori hanno vestito i panni del Cavalier Tromboni, cucendoseli addosso nel migliore dei modi.

Nel 1945 il grande Totò, in un memorabile film diretto da Mario Bonnard, porta sul grande schermo la figura del Cavalier Tromboni e della sua scalcagnata compagnia teatrale.

Accanto al Principe de Curtis, attori di indubbia grandezza, come Carlo Campanini, Clelia Matania e l’immancabile Mario Castellani.

Ed è proprio a questa trasposizione cinematografica che ci siamo voluti ispirare nel mettere in scena un testo che parte dal teatro, arriva al cinema e torna in teatro, lì dove è nato.

La storia è molto semplice: La compagnia di Tromboni gira per i teatri di provincia riuscendo a guadagnare appena di che sfamarsi. Ernesto Molmenti, un maestro di scuola, offre del denaro affinché si rappresenti una sua opera in versi: “Il ratto delle Sabine”.

Da questo esile canovaccio prendono vita una miriade di spunti comici e di divertenti battute.

C’è anche spazio per una tenera storia d’amore. Fare del buon teatro paga sempre e questa è un’occasione unica di poter fare bene, raccontando di una compagnia teatrale che riesce solo a far male!

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