I Vacantusi sostengono l’iniziativa
Lo spettacolo “Bella Ciao genesi e trasformazione di un mito: dalla crisalide alla farfalla” scritto, diretto e interpretato da Dario De Luca, sarà presentato in conferenza stampa a Palazzo Madama presso il Senato della Repubblica, sala “Caduti di Nassirya”, mercoledì 17 aprile 2024 alle 17.
Su iniziativa del Vice Capogruppo FI Senato della Repubblica Sen Adriano Paroli e con il sostegno della compagnia teatrale lametina “I Vacantusi”, lo spettacolo, prodotto da Scena Verticale, proverà a ricostruire le origini dell’omonimo canto, indagando anche l’aspetto musicale del brano.
Interverranno Dario De Luca, regista e interprete dell’opera, Nico Morelli, coproduttore di “Bella ciao” e direttore artistico dell’Associazione “I Vacantusi”, prof. Cesare Bermani, antropologo, storico e autore. Modera il giornalista Paride Leporace.
Saluti istituzionali Sen Adriano Paroli, Vice Capogruppo FI Senato della Repubblica, On Sen Gelsomina Vono, presidente “Magn@Grecia” APS, avv Antonello Bevilacqua, vicesindaco di Lamezia Terme.
‘Bella Ciao’ è la canzone italiana più famosa al mondo nel XXI secolo. Conosciuta e cantata da tutti i popoli del mondo, oggi più che mai risuona ai quattro angoli della Terra, patrimonio mondiale dei movimenti che, nelle più diverse situazioni, lottano contro regimi che sopprimono o vorrebbero sopprimere le libertà fondamentali.
“Bella Ciao – genesi di un mito” ne ha fatto un seminario-spettacolo militante e appassionato che, alternando presente e passato con immagini d’archivio e l’accompagnamento della musica, indagherà anche l’aspetto musicale del brano, una sorta di marcetta in 4/4 tipico delle marce bandistiche.
“Bella ciao – Genesi di un mito”, scritto, diretto e interpretato da Dario De Luca, apporti musicali, video e audio Sasà Calabrese, organizzazione e amministrazione Tiziana Covello, produzione e distribuzione Scena Verticale, era stato già inserito nella rassegna Calabria Teatro de I Vacantusi, a 6.02.02, e presentato a Lamezia Terme, Vibo Valentia, Filadelfia, Trebisacce, Oriolo, Mendicino e Ionadi.
Apprezzato da tutto il pubblico calabrese, l’appassionante rivisitazione del mito sarà riproposta per la prima volta in Senato, provando a dirimere le nebbie che avvolgono le origini di questo canto, raccontandone la circolazione avvenuta nei modi più diversi e fantasiosi e chiudendo con una tesi affascinante sul perché il canto popolare sia così amato da chiunque invochi coralmente la Libertà.